top of page
Cerca
Immagine del redattoreAndrea Vanoni

Recensione Daystar Quark Cromosfera

Osservare il sole in H-alfa



Sono passati ormai 6 anni da quando, nel 2015, mi è stato regalato questo filtro solare. E' quindi arrivato il momento di una recensione, che sarà ricca di immagini ottenute in questi anni, con differenti strumenti, dagli 80 ai 150mm; è proprio questa la particolarità di questo filtro, il fatto di poter essere utilizzato su RIFRATTORI con diversi diametri, e quindi avere immagini con una risoluzione maggiore all'aumentare dell'apertura.


I filtri della serie QUARK "classica" sono 2: Cromosphere e Prominence. Il primo, ha una banda passante garantita inferiore a 0,5 Angstrom, il secondo, 0,7 Angstrom.


E' bene indicare, come riporta SKYPOINT sul loro sito, come all'aumentare del diametro si renda necessario munire il Daystar Quark di un filtro aggiuntivo. Nello specifico:


  • sui rifrattori fino a 130mm di diametro è consigliato un filtro ERF da porre prima del diagonale, quale può essere un filtro IR-CUT o H-ALPHA.

  • sui rifrattori oltre i 130mm di diametro è consigliato porre un filtro ERF (specifico, vedi Baader) davanti alla lente del telescopio.

Una nota che mi sento di segnalare è legata all'acquisto di un IR-CUT BAADER.

Ho infatti confrontato quest'ultimo con altri filtri economici che hanno mostrato un'immagine buia e povera di contrasto.


In alcune configurazioni, questo filtro è posizionato nel cammino ottico, con l'obiettivo di una spesa minore, come nella mia configurazione (fig.1)


fig.1 Il filtro D-ERF da 75mm installato tra il fuocheggiatore e l'intubazione.

Un'altra considerazione è legata alla FOCALE dello strumento: il Daystar Quark possiede una barlow integrata con effetto moltiplicativo di 4.2x. La lunghezza focale del vostro strumento subirà quindi un incremento, che è da tenere conto in caso si pensasse di riprendere (o vedere) l'intero disco con il proprio telescopio. Personalmente, sono riuscito a vedere "quasi" il disco interno con un rifrattore 80/480, Torretta binoculare Baader Maxbright e 2 oculari da 30mm. In fase di ripresa (con camere astronomiche) la difficoltà aumenta, essendo il campo ancora più ridotto. Con nessuno strumento in mio possesso, sono riuscito a riprendere il cosiddetto "full disk", dovendo ricorrere a un cercatore guida da 180mm di lunghezza focale per poterlo inquadrare tutto con una ZWO Asi 174mm (con pixel da 5.8) Fig 2.


In realtà il Quark viene studiato principalmente per l'alta risoluzione, ed è qui che sfoggia il suo vero potenziale, lavorando in modo proficuo con strumenti dalla focale molto spinta.


FIg. 2 Full disk con un cercatore 50/180 e Daystar Quark

Il filtro Daystar Quark è alimentato con una presa da 5v e può essere alimentato con la CORRENTE DI CASA (a patto di avere un convertitore 220-5v come quello dei cellulari) POWERBANK e PANNELLI FOTOVOLTAICI.


All'accensione, il Quark mostrerà una spia di colore ARANCIO, che indicherà che è in corso il riscaldamento del dispositivo. In questa frazione, bisognerà sintonizzare correttamente anche l'etalon mediante la rotella posizionata sopra alla presa. Vi informo subito che la corretta sintonizzazione va trovata in base al proprio modello, in quanto ho notato, confrontando diversi Quark, come ognuno abbia un centraggio diverso. Quando la spia diventerà VERDE, sarà giunto il momento di utilizzare il vostro filtro Daystar Quark!


NB: Anche in questo caso, mi sento di darvi alcuni consigli: accertatevi che l'alimentazione sia sufficientemente buona e il cavo sia di buona qualità. Alcune volte mi è capitato di avere difficoltà di riscaldamento o totale assenza di riscaldamento del dispositivo, con alcuni esemplari.


Fig. 3 Il sole con un Tecnosky 102-1100 e il Daystar Quark Cromosfera

La visione attraverso il Daystar Quark cromosfera (Fig.3) mi ha sempre lasciato senza fiato. Il buonissimo bilanciamento tra la visione della cromosfera e al contempo delle protuberanze mi ha sempre affascinato ed è una cosa che, ad esempio, ho avuto sempre difficoltà a vedere con i classici tubi completi per l'osservazione e la ripresa del sole, i quali mi mostravano sempre queste due singolarmente, dovendo settare di continuo l'etalon.


Come si evince anche dalle immagini sottostanti (Fig. 4 e 5) il filtro permette la visione di tutta una serie di manifestazioni che avvengono sulla nostra stella, quali PROTUBERANZE, ANELLI, FILAMENTI, REGIONI ATTIVE, INTERAZIONI TRA MACCHI SOLARI, FLARE, SPICULE.



Fig. 4 Una protuberanza solare, ripresa con Tecnosky 102-1100 e Daystar Quark Cromosfera


Fig. 5 Regioni attive, filamenti e cromosfera. Tecnosky 90/500 e Daystar Quark Cromosfera.

All'aumentare del diametro del telescopio, le riprese entrano in quella che viene chiamata ALTA RISOLUZIONE, permettendo una visione più risoluta di tutto quello elencato precedentemente. Nel mio caso, utilizzo un 152/900 munito di ERF interno da 75mm (Fig 6).

Quest'accoppiata mi ha permesso di ottenere delle buonissime immagini sulla nostra stella, a patto di possedere un filtro ERF montato internamente (lungo il percorso ottico) o frontalmente al telescopio. L'assenza di questo ulteriore filtraggio potrebbe danneggiare il filtro di rigetto del vostro Daystar Quark.



Fig. 6 Telescopio acromatico da 152mm di diametro.
Protuberanza solare ripresa con rifrattore 152/900 e Daystar Quark Cromosfera

Una nota MOLTO IMPORTANTE da segnalare è legata alla QUALITA' DI PRODUZIONE dei filtri Daystar Quark (Promosfera e Prominence). Come la stessa Daystar afferma sul proprio sito, la variabilità di qualità per i filtri denominati "SE" è purtroppo abbastanza elevata, non riuscendo a garantire uno standard uniforme su tutti i Daystar Quark, in quanto vengono utilizzati dei particolari cristalli "unici" e quindi diversi uno dall'altro.


Questo potrebbe comportare una leggera disomogeneità del campo, differenza minima di banda, che comunque dovrebbe rimanere entro i 0,5 Angstrom.


Personalmente, quando ho riscontrato disomogeneità del campo inquadrato (in ripresa) ho risolto in modo efficace con il FLAT, risolvendo quasi sempre i problemi.


Il Daystar Quark (nella mia versione, Cromosfera, che vi consiglio, in quanto permette di riprendere molto bene anche le protuberanze) è a parer mio un'ottimo prodotto, efficace, intuitivo e soprattutto applicabile a una moltitudine di RIFRATTORI (acromatici e apocromatici - per questi ultimi, da evitare quelli con lo spianatore integrato) che vi regalerà visioni e riprese mozzafiato della nostra stella, sempre nuova ogni giorno, a patto di considerare una disomogeneità delle produzione con alcuni difettucci. Se possibile, prima dell'acquisto, provatelo presso il vostro rivenditore di fiducia.



PRO

  • Facilità di utilizzo

  • Possibilità di applicarlo a diverse tipologie di rifrattori

  • Visione molto appagante dei vari fenomeni solari

CONTRO

  • Disomogeneità di produzione

  • Possibile disomogeneità del campo inquadrato

  • Richiede sempre l'alimentazione




@Andrea Vanoni











197 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentarii


bottom of page