Una camera planetaria (quasi) per tutto
E' mia usanza parlare di un determinato prodotto, telescopio, filtro, camera, montatura, e quant'altro, solamente dopo molto, per avere tutto il tempo di carpirne pregi e difetti e quindi essere assolutamente obiettivo.
In questa recensione parlerò di una telecamera astronomica che ho da 5 anni, che ho utilizzato in moltissimi campi e della quale sono profondamente soddisfatto. Quando la acquistai, il mio intento era di utilizzarla principalmente in alta risoluzione sulla LUNA, in quanto, offre veramente un sensore generoso, unito a pixel abbastanza grandi per una camera planetaria, da 5.8 micron.
CARATTERISTICHE:
RISOLUZIONE E VELOCITA'
Binning 1×1:
12bit ADC:
1936X1216@128FPS
640×480@309FPS
320×240@577FPS
Binning 2×2:
968×608@128FPS
Binning 1×1:
10bit ADC:
1936X1216@164FPS
640×480@397FPS
320×240@740FPS
Binning 2×2:
968×608@164FPS
EFFICIENZA QUANTICA
Come possiamo notare dal grafico rappresentante l'efficienza quantica, è una camera che non eccelle particolarmente nel rosso (comparata ad esempio, al sensore IMX 290) ma ha un'ottima curva sul verde. Altra menzione per la FWC, di ben 32.000; una camera che possiede quindi un'ottima gestione di chiari e scuri, riuscendo a non saturare il pixel eccessivamente. Questo problema ad esempio, affliggeva il sensore delle ASI 120MM, soprattutto sulla Luna.
La camera, come detto precedentemente è stata testata sopratutto sulla Luna (fig 1.) dove ha mostrato delle ottime potenzialità (se abbinata a una buona barlow per ottenere il campionamento corretto) e un'ottima velocità, se utilizziamo un computer dotato di una SSD molto veloce, in grado di sfruttare i 128fps a pieno formato di questa camera.
In questa foto rappresentante la VALLIS ALPES e il cratere PLATO, possiamo notare come il bilanciamento dei chiaroscuri sia mantenuto senza sovraesporre eccessivamente lo zone maggiormente illuminate.
Ho successivamente utilizzato la telecamera, nel corso degli anni, anche per le riprese del nostro SOLE, abbianta a un Daystar Quark Cromosfera. In questo caso, l'abbinamento è ancora più efficace, considerato il fattore moltiplicativo del Daystar Quark e quindi di una focale di base già molto spinta (Fig. 2). Anche nelle riprese solari, in situazioni dove le protuberanze talvolta possono apparire molto tenui, l'utilizzo del gamma in fase di acquisizione permette la ripresa di cromosfera e protuberanze senza perdere informazioni.
Infine, una menzione simpatica per quanto riguarda la fotografia DEEPSKY con questa cam. Considerata la grandezza dei pixel, della quale abbiamo parlato molte volte, anche in assenza di raffreddamento passivo o peltier, si possono ottenere risultati veramente interessanti (Fig. 3, Fig. 4) che vi posto di seguito, dove l'unico limite risiede nel fare dark corretti per eliminare il problema dell'amp glow.
All'interno della confezione, troverete, oltre alla camera in oggetto, il cavo USB3, il cavo per l'autoguida (si, è possibile, ovviamente utilizzarla come camera guida) il naso da 31,8 e il tappo. A differenza della Asi120mm, della Asi224mc e di modelli simili, non troverete l'obiettivo fisheye (che dovrete comprare a parte). Sarà vostra premura comprarlo a parte, considerando che il modello dedicato per le Asi precedentemente citate NON E' COMPATIBILE.
In conclusione, mi permetto di consigliare questa camera a tutti coloro che intendono acquistare un modello professionale con un ottimo sensore per gli usi più disparati, permettendo di ottenere campi generosi nella ripresa planetaria e togliersi comunque qualche sfizio nella ripresa del profondo cielo.
PRO
- sensore con pixel grandi (5.8) adatto a molteplici utilizzi
- formato FULL HD
- grande sensibilità, sopratutto nel canale verde
- grande velocità...
CONTRO
- ...a patto di avere un pc performante
- prezzo non molto accessibile per una telecamera planetaria
@Andrea Vanoni
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